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Quali Sono Le Zone Rosse Coronavirus
Ore 19 - iscriviti alla newsletter e ricevi gli ultimi aggiornamenti nella tua casella. In attesa del nuovo decreto – già firmato dal premier Giuseppe Conte – le restrizioni decise dal Governo, con la chiusura della attività non essenziali fino al 3 aprile, vanno a incidere su una realtà già regolata dalle singole regioni nel corso dei giorni e in base anche ai dati relativi a contagi e morti. Con la Lombardia che ha già esteso la chiusura di tutto, dai ristoranti alle scuole, al 15 aprile. Ma non ha fermato i supermercati la domenica, come invece Emilia-Romagna, Veneto e Friuli o Sicilia. Ecco i provvedimenti. LOMBARDIA – Fino al 15 aprile divieto di assembramento di più di 2 persone nei luoghi pubblici e sanzione di 5. 000 euro per chi lo viola. Chiusi gli studi professionali salvo attività per servizi indifferibili in scadenza. Fermo dei cantieri, tranne casi particolari. Stop degli uffici delle amministrazioni pubbliche, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
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CAMPANIA – Quarantena per chi venga trovato fuori casa senza validi motivi, blocco di cantieri privati e pubblici non essenziali. Zona rossa per cinque comuni. Già fermi coiffeur, piscine, centri benessere, parchi e cibo da asporto. SICILIA – Tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, a eccezione di farmacie di turno ed edicole, chiusi la domenica. Si potrà uscire una sola volta al giorno per gli acquisti essenziali, a eccezione dei farmaci. SARDEGNA – Dalla quarantena con sorveglianza attiva di 14 giorni per i soggetti che avessero avuto contatti stretti con casi positivi da Covid-19 si è passati allo lo stop sino al 25 marzo ai viaggi dei passeggeri su navi e aerei in partenza e in arrivo. Controlli nei porti e aeroporti con termoscanner. Sostieni mai come in questo momento abbiamo bisogno di te. In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a siamo orgogliosi di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro.
Per facilitare il reclutamento di medici e operatori sanitari, vengono invece consentiti i concorsi per il personale sanitario, compresi gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di chirurgo. Esclusi dalla sospensione anche i concorsi per il personale della protezione civile che però devono svolgersi con modalità a distanza o garantendo il metro interpersonale. Sospesi tutti i congedi del personale sanitario e tecnico e di tutte le figure necessarie alla gestione delle unità di crisi che sono state costituite per l'emergenza coronavirus. Scuole chiuse fino al 3 aprile nelle zone chiuse Confermata, almeno fino al 3 aprile, data di scadenza del decreto, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi per l'infanzia nelle zone rosse. Sospese anche le attività universitarie e delle istituzioni di formazione artistica, musicale e coreutica. Stop a corsi professionali, master, università per anziani e corsi per le professioni sanitarie.
Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando in territori dove la crescita dei casi di contagio porta il governo a disporre misure mai così restrittive. Coronavirus: la nuova zona arancione (Corriere della Sera, 8 marzo 2020) Molte delle disposizioni previste per le zone rosse sono estese a tutto il territorio nazionale. In tutta Italia chiuse discoteche, pub, sale giochi e scommesse; ristoranti e bar aperti solo con l'obbligo della distanza interpersonale di un metro, così come nelle altre attività commerciali. Limitare la mobilità al di fuori dei luoghi di dimora. E chiunque, dal 24 febbraio, sia passato nelle nuove zone rosse ha l'obbligo di comunicarlo alla Asp e al proprio medico. Sospesi matrimoni e funerali. Nelle carceri colloqui video e telefonici limitati i permessi e la libertà vigilata. Le zone arancioni e la Lombardia chiusa Il nuovo decreto vieta gli spostamenti in entrata e uscita dalle zone rosse ma anche all'interno della regione Lombardia e delle undici province dell'Emilia Romagna e del Veneto interessate dal provvedimento.
Settantaquattro focolai in sette regoni, ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, è segno della capacità di individuare precocemente focolai e limitarli. Altissima l'attenzione sulla eventuale comparsa di nuovi focolai, Venticinque zone rosse in meno in Emilia Romagna Prosegue a passo lungo la lotta dell'Emilia Romagna al coronavirus. Rispetto alla rilevazione della scorsa settimana le zone rosse emiliane sono scese da 70 a 45. Dunque 25 comuni si sono liberati dalla morsa del coronavirus e sono tornati ad avere meno limiti rispetto ai paletti imposti dalla zona rossa. Ancora troppi i focolai nella regione, che impediscono un velere cambio di marcia sul fronte delle misure di contenimento. CORONAVIRUS, ECCO LE 74 ZONE ROSSE D'ITALIA Loading... Zone rosse per contenere l'epidemia «Continueremo ad adottare l'istituzione delle zone rosse fra le misure per contenere l'epidemia», ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa organizzata dall'Istituto per fare il punto sulla situazione epidemiologica dell'emergenza coronavirus.
Dalle mappe dell'Istituto Superiore di Sanità si vede come in alcune zone, ad esempio in Basilicata, ci sono dei comuni, come ha sottolineato lo stesso Brusaferro, dove i casi sono stati molto limitati o non ci sono più. Brusaferro ha parlato anche dei modelli sviluppati dall'Iss per modulare le riaperture. "La logica del documento epidemiologico elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) con la Fondazione Bruno Kessler è riaprire il Paese cercando di capire quale variabile ha più peso nella diffusione del virus", ha spiegato parlando di uno studio nazionale che dovrà essere modulato sui dati regionali ed è focalizzato alla riapertura e i "modelli dovranno essere aggiornati periodicamente e tarati sulle realtà regionali".
ROMA. Da tre mesi in Italia è stato proclamato lo stato di emergenza e ci sono ancora 106 zone rosse in altrettanti comuni di nove regioni. Sono passati novanta giorni da quando all'ospedale Spallanzani di Roma due turisti cinesi sono stati ricoverati in isolamento per il coronavirus e il primo caso di trasmissione secondaria, quello di Codogno in Lombardia, risale alla metà di febbraio. L'allarme è tutt'alto che cessato. In Italia, come documentato dall'Istituto superiore di sanità, la maggiore concentrazione di casi di Covid-19 si registra «nelle Rsa, al lavoro e a livello familiare», precisa il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, e l'indice di contagio è tra 0, 3 e 0, 7. Insomma l'andamento epidemiologico in Italia non consente ancora di riaprire tutto. L'ondata virale, inoltre, sta cambiando direzione. Ad aprile sono aumentati i casi tra le donne (36, 7% dei decessi). Il 44% dei contagi sono stati rilevati nelle residenze sanitarie assistenziali, il 24% nelle famiglie e il 4, 2% nei luoghi di lavoro.
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Aumentare la partecipazione femminile al lavoro, sostenendo al contempo la natalità, aiutando le madri che lavorano». I perché dei nostri lettori " Perché ritengo il giornale valido con articoli interessanti, redatti da validi giornalisti ed opinionisti. Non ultimo, nonostante sia lontano, sono rimasto attaccato alla mia città, Torino. La possibilità di leggere il giornale online, puntualmente, è per me un vantaggio. Roberto La Stampa è autorevole, lineare, ed essenziale. Senza fronzoli. E' locale e globale. Copre spesso temi e aree geografiche lontane dalle luci della ribalta. Matteo, Mantova Sento il bisogno di avere notizie affidabili e controllate sia a livello nazionale che locali. I commenti degli editorialisti sono preziosi, aiutano a leggere tra le righe i fatti. Angelo, (TO) Nel 1956 avevo 5 anni e guardavo le foto (le figure) della Stampa che mio padre acquistava ogni giorno. Ho mantenuto l'abitudine paterna, ed in questo periodo, mi è arrivato, da mia figlia, un abbonamento digitale: la ringraziai dicendole che quel cibo per la mia mente, valeva molto di più di una torta di compleanno.
In tutti i casi possibili, nello svolgimento di incontri o riunioni, dovranno essere adottate modalità di collegamento da remoto. Leggi anche: La fuga dalla stazione di Milano dopo il decreto sulla Lombardia zona rossa